In memoria di Renzo Capra

Sulla stampa abbiamo avuto l’eco sincera e documentata dell’attività straordinaria dell’ing. Renzo Capra. Con testimonianze che hanno giustamente evocato il grande valore dell’uomo e dell’amministratore, in particolare per ASM e nel passaggio ad A2A. Non mancheranno poi approfondimenti riguardanti anche il grande ruolo che Capra ha avuto per la storia, lo sviluppo della Città e del sistema dei servizi pubblici. Trasporti locali inclusi.
Nella partecipata chiesa di Sant’Afra erano del tutto evidenti la riconoscenza e la grande commozione che si è pienamente riconosciuta nelle testimonianze intense espresse dai nipoti e dal figlio Pierlamberto.
Senza ipocrisie, le verità necessarie
Ma per onorare, come merita, nella sfera pubblica una figura come Capra si debbono dire anche parole di verità su alcuni passaggi irti e spigolosi, rifuggendo da ipocrisie. Così come ha fatto sulla stampa locale, in maniera del tutto condivisibile, l’ing. Giorgio Schiffer.
La verità di scelte amministrative della nostra città che, con la sindacatura di Paroli e per imporre la presidenza per A2A dell’avv. Tarantini, allora presidente della CDO bresciana, hanno revocato l’ing. Capra e liquidato la Governance di A2A, espellendo amministratori, con motivazioni politiche, del tutto inconsistenti sotto il profilo giuridico, come ha poi riconosciuto anche il Tribunale, imponendo ad A2A risarcimenti milionari per gli amministratori ingiustamente estromessi.
Si tratta non di rivangare polemiche, ma di ricostruire la verità di fatti e di atti, nonché di biografie di persone come Capra che hanno rivestito un grande ruolo. Verità necessarie non solo per sistemare le pietre del passato, ma per costruire il futuro con una classe dirigente all'altezza d'un governo locale sempre più complesso.
Per chiarire, ad esempio, i perché d’un Centro Destra bresciano che voleva la privatizzazione di una ASM gestita da un direttore, e poi un presidente, come Capra. I perché della contrarietà ad una delle più importanti scelte della ASM, come il Metrò. I perché delle forzature per imporre una Governance che liquidasse l'ing. Capra. I perché di consensi, anche trasversali, che hanno accompagnato il sistema di potere che irradiava dalla Giunta formigoniana per la conquista di aziende come A2A e persino - cosa non riuscita, per merito dell'avv. Guzzetti - anche di Cariplo.
E pure per capire anche la sentenza d'un TAR che dichiarò la propria incompetenza a fronte d'una iniziativa, promossa dal sottoscritto come consigliere comunale, tesa ad annullare le deliberazioni della Giunta Paroli, che sovvertivano - proprio in merito alla Governance di A2A - gli stessi “patti parasociali”, senza alcun pronunciamento né di Giunta, né di Consiglio.



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