Netta contrarietà ad un accordo del PD con la Destra in Provincia

Netta la mia contrarietà ad un accordo tra Centrodestra e Centrosinistra in Provincia. Un conto è una situazione obbligata dalla parità di 8 a 8 consiglieri, mentre del tutto opposta invece una posizione minoritaria di 10 a 7 per il Centrosinistra. Quindi in ginocchio, nell’alleanza con un Centrodestra maggioritario!
Ci troviamo oggi in una fase diversa dalla “Casa dei Comuni” che prevedeva poi il superamento delle Province come “Enti di area vasta”. Fallita la legge Delrio in un prossimo futuro ci si ritrova in campo, ma con nuove Province ed il voto dei cittadini.
Chi propone oggi la gestione unitaria è fermo alla coda del percorso precedente. Quindi non è proiettato verso la prossima fase d’un Centrosinistra contro il Centrodestra. Oppure intende fin d’ora sperimentare – qua o là in giro per il Paese - un possibile “nuovo campo centrista”. Tertium non datur! “Nuove cose” che nel PD si eran già affacciate quando non ci si immaginava la vittoria al Congresso della Schlein. O il risultato delle elezioni europee e delle regionali in Emilia e Umbria. Ma con un qualche segno premonitore, anche in Lombardia, col tentativo di aperture nel PD verso la candidatura in Regione della Moratti.


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