Interventi

Nel luogo di San Pancrazio - prefazione al libro di Osvaldo Vezzoli 2000

di Claudio Bragaglio

Nell'interessante libro di Osvaldo Vezzoli si snoda la vicenda storica della comunità di San Pancrazio: un piccolo centro costantemente esposto all'attrazione di forti polarità municipali rappresentate dai comuni contermini di Palazzolo, Erbusco ed Adro. Una comunità, nata all’interno di questo più ampio campo magnetico, che è stata direttamente influenzata per ragioni territoriali e sociali dal contesto di un'area che si estende alla  Franciacorta occidentale.
Nel corso dei secoli, in particolare fino a metà '800, queste località si sono culturalmente e politicamente definite come un territorio di frontiera. Una frontiera strategica tra Ovest ed Est, di carattere politico e militare in primo luogo, per via di quella secolare stagione che ha diviso l'Italia settentrionale, posta in tensione tra la dominazione veneta, entro cui è gravitata anche la provincia di Brescia, ed il ruolo egemonico dello Stato di Milano.
Non meno significativa, anche se meno evidente, una seconda linea di confine ha interessato realtà come San Pancrazio. Una linea orizzontale, tracciata tra il Nord ed il Sud, in particolare per gli aspetti produttivi, culturali e del paesaggio agrario, che ha diviso la fascia montana - costituita dalla cornice alpina dominata in terra bresciana dall'Adamello - da quella vasta area rappresentata dalla Pianura padana. La fascia pedecollinare dell'intera Lombardia – come ha rilevato anche Carlo Cattaneo nel suo studio: "Notizie naturali e civili su la Lombardia" - presenta una tipicità culturale, non sempre immediatamente avvertita, spesso ignorata nelle sue peculiarità e che invece nella storia delle società agricole ha assunto un rilevante rilievo.


Prefazione al Romanzo Storico di Pier Luigi Milani "Et labora!"

di Claudio Bragaglio
Il romanzo di Pier Luigi Milani ci cattura in una densa rete di avvenimenti stesa tra Valcamonica e Brescia agli albori del 1200. Sorprende ed incuriosisce quel suo fitto annodar di fili e maglie, tra monaci e pastori, vescovi e curiali, signorotti e delinquenti. Un mondo medievale complicato, al punto da voler invogliarci fin da subito a cercare aiuto nelle note storiche collocate dall’Autore a piè di pagina, per meglio comprendere l’esatto contesto che fa da scenario a quel lontano XIII secolo. È il tempo storico di un territorio, montano e urbano, da rivivere ed attraversare, con la curiosità di voler esplorare un sottosuolo di miti, riti e lavori arcaici, attraverso luoghi dimenticati che, all’improvviso, sembrano riattualizzarsi nel presente. Con un sottofondo di personaggi e avvenimenti animati da quel loro antico dialetto, seminato qua e là in avvincenti pagine che meritano la nostra attenzione e la nostra simpatia.
Il pensiero corre in parallelo ai classici del romanzo storico e alla malìa – così ben riuscita al nostro Autore - di accompagnarci in tempi e ambienti così lontani e trasfigurati dallo scorrere dei secoli che, come una veloce macchina del tempo, restituisce nel reale della nostra fantasia ciò che riposa in quell’arca sepolta, in buona parte ancora da esplorare.

INVITO: SEMINARIO Centenario della nascita di BERLINGUER

Fondazione DS
EREDITÀ POLITICA E ATTUALITÀ DI ENRICO BERLINGUER
Segretario del PCI dal 1972 fino al 1984, anno della morte, fu promotore del "Compromesso storico".

Venerdì 4 novembre ore 18.00

Auditorium sede Fondazione DS Brescia
Via Metastasio, 26 - Brescia

Introduce
FRANCESCO TOLOTTI - Presidente C.d.A. – Fondazione Ds
Intervengono
MASSIMO TEDESCHI - Giornalista "Corriere della Sera"
PAOLO CORSINI - già Sindaco di Brescia e Senatore
LIVIA TURCO - già Parlamentare e Ministra del governo Prodi

I quaderni del CTB - LE STAGIONI DELL’AVVENTURA -1960-1975: storia della Compagnia della Loggetta 31 01 22

I quaderni del CTB
LE STAGIONI DELL’AVVENTURA
1960-1975: storia della Compagnia della Loggetta

POSTFAZIONE
DALLA LOGGETTA AL CTB
Appunti per una storia politica e culturale
Sulla nascita del Teatro Stabile

Claudio Bragaglio
Componente del primo CdA del CTB (1975-77)
1.
La storia della Compagnia della Loggetta e del Centro Teatrale Bresciano è stata ed è un motivo di grande interesse che ha già richiamato più volte una rilettura critica che si ritrova in molte pubblicazioni. Che siano recenti, come nei vari e meritevoli Quaderni di teatro del CTB, o che risalgano nel tempo, a partire dagli anni ’60.
Rapida la memoria che ci riporta in vita le attività teatrali di Mina Mezzadri, Renato Borsoni, Massimo Castri e di molti altri protagonisti di questa straordinaria avventura. In primo luogo con l’ampia sequenza che si rifà ai Classici del teatro. O con l’incisivo progetto del Teatro Documento, ed il richiamo a spettacoli come: Lettere a un sindaco, sul rapporto tra il cittadino ed il potere, Dietro il ponte c'è un cimitero, con una polemica rievocazione del massacro della Prima guerra mondiale, Il Geometro, con la denuncia in chiave sociale della situazione urbanistica. Per non dimenticare poi: L’Obbedienza non è più una virtù, sulla figura di Don Milani, Brescia 1920 sull'occupazione delle fabbriche, Fate tacere quell’uomo, sulla figura dell’eretico fra' Arnaldo da Brescia. Od, ancora, la riscoperta di grande successo della tradizione dialettale, con la messa in scena de La curt dei Pulì e La Massera da bè, che rimangono nella memoria più profonda della nostra comunità culturale e popolare.

Il Prefetto Narcisa Brassesco e l’imbarazzo di sostegni e silenzi a Brescia 21 06 22

La Presidenza della Repubblica ha revocato “per indegnità” le onorificenze attribuite all’ex Prefetto di Brescia, dott.ssa Narcisa Brassesco. La vicenda ha riguardato interventi del Prefetto per favoritismi personali riguardanti un imprenditore bresciano. Non intendo infierire sulla persona della dott.ssa Brassesco, ma evidenziare responsabilità di vari soggetti politici, istituzionali e di alcune categorie per sostegni e silenzi nel corso dell’intero arco della sua controversa presenza a Brescia. E per un tempo – per ben sei anni – tra i più estesi per un prefetto nella stessa città, dal 1860 fino ad oggi! Con una riflessione che possa essere un “memento” anche per le istituzioni pubbliche locali, e non solo…prefettizie.
Molte le vicende all’insegna di scorrettezze ed incapacità. Tra queste, si pensi all’improvvida accoglienza inscenata dal Prefetto, per il ministro Bossi in vacanza a Ponte di Legno, con imbarazzanti fotografie di questa sua scampagnata montanara.
Ben nota la vicenda della scuola di Adro, tutta disseminata di simboli della Lega – col “Sole delle Alpi” – e lo scandaloso mancato intervento del Prefetto. Con l’Interrogazione nel 2010, al Ministro dell’Interno on. Maroni, promossa dagli onn. Corsini e Ferrari che sollecitavano il trasferimento del Prefetto. Con l’on. Maroni ed i Parlamentari della Lega in difesa del Prefetto, come fosse un proprio esponente di partito.
La vicenda drammatica, nel 2010, della “Gru di S. Faustino”, con il Prefetto che - per consenso generale - venne esautorato dal Questore dott. Montemagno, e sulla base d’una regia condivisa - con Sindacati Cgil e Cisl, la Chiesa con padre Toffari della Caritas, Rappresentanze di immigrati e Magazzino 47 – si evitò una possibile tragedia.
I gravi tafferugli, nel 2013, in occasione del comizio di Berlusconi in Piazza Paolo VI, dovuti all’improvvida gestione del Prefetto. Ma l’on. Saglia sottosegretario respinse allora la richiesta di immediate dimissioni del Prefetto, anche se…son convinto… ch’egli abbia maturato ormai da tempo un’opinione opposta.
Per non dire poi dell’inaugurazione del Metrò con tutta Brescia, Autorità istituzionali, aziendali e religiose, con il vescovo mons. Monari. Unica assente la dott.ssa Brassesco, con voci ricorrenti ed imbarazzate di impegni suoi non istituzionali, ma personali per un’esposizione “fashion” in quel di Parigi.
E via elencando. Queste ed altre vicende hanno trovato nel Centro Destra una difesa politica come mai è avvenuto a Brescia verso alcun Prefetto. Quindi con modalità del tutto avulse dalla storia nostra.


In evidenza

Cerca nel sito

Fotografia del giorno

Paolo VI, Trebe...

Nuova Libreria Rinascita