Contro l’iniziativa squadristica di Brescia si sono levate voci di sincera e preoccupata contrarietà. Da parte di tutte le forze democratiche. Dell’antifascismo sociale, civico e politico. Con l’indizione di una manifestazione per venerdì 20, alle ore 17.30, di fianco a Piazza Loggia. La gravità di simili fatti ci induce ad una riflessione anche sulla contiguità dei rapporti di tali organizzazioni con la Destra nazionale. E pure con quella bresciana. Più volte - e da più parti - è stata richiamata la gravità della scelta della intitolazione del Circolo Cittadino – in particolare giovanile ed universitario - di Fratelli d’Italia a Pino Rauti. Ovvero al fondatore di quell’Ordine Nuovo, con le ben note sue pesanti corresponsabilità nella vicenda della strage di Piazza Loggia. E questo – col pieno consenso del Presidente di FdI, Diego Zarneri - proprio nella città del 28 maggio! Un fatto – un oltraggio! - da dover considerare nella sua gravità anche nella valutazione di un PD e di un Centro Sinistra che propongono per il Broletto un accordo politico con un tale Centrodestra e per una gestione condivisa della Provincia. Un accordo, peraltro, con un Centrodestra con posizioni del tutto maggioritarie rispetto ad un minoritario Centrosinistra!
Dicevo dei Comunicati del tutto allineati: unanimi, indignati, allarmati. Ma vi dev’essere poi un qualche ragionevole nesso tra tali Comunicati e le scelte politiche? Penso proprio di sì. Non solo a Roma, ma pure a Brescia. Infatti si dà il caso che alcune delle organizzazioni che hanno promosso tali manifestazioni squadristiche in varie città hanno anche un rapporto con la Destra che vien poi candidata e siede nei nostri Consigli Comunali. Anche a Brescia. Candidati ed eletti che sostengono ora la Lega, ora Fratelli d’Italia, ora entrambi.