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Sciopero Cgil: una valutazione diversa da quella di Rebecchi

Le diverse valutazioni sullo sciopero generale promosso dalla Cgil il 6 maggio, meritano grande attenzione. In particolare per la denuncia d’una situazione sempre più insostenibile, per le condizioni di reddito e di occupazione. Sotto accusa è la politica d'un Governo che nulla ha fatto per affrontare la crisi e i problemi sociali dei lavoratori, dei precari e dei cittadini.

Bragaglio: evitare un cortocircuito tra Polo Civico e nuovo soggetto politico

Nella recente conferenza stampa della rivista “Città e dintorni”, ampiamente ripresa dalla stampa locale, sono emerse due forti  ma diverse sollecitazioni che meritano, a mio giudizio, grande attenzione. La prima, quella della formazione d'un “polo civico” per le elezioni a Brescia, ben motivata anche dall'editoriale di Davide Gasparetti, che sta raccogliendo crescente interesse. Interesse ed impegno, da parte non solo dei diretti protagonisti, penso ad Onofri, Castelletti, Braghini e ad altre realtà che si stanno muovendo nella stessa direzione per una “grande Civica”. Ma, non di meno, grande attenzione e disponibilità anche da parte delle stesse forze politiche, come con chiarezza ha di recente autorevolmente motivato il segretario provinciale del PD, Pietro Bisinella

6 maggio 2011- Adesione allo sciopero della Cgil di esponenti bresciani del PD

In Italia è aperta un’enorme questione sociale caratterizzata dall’inoccupazione femminile più alta d’Europa, da una disoccupazione giovanile (30%) record, dalla precarizzazione dei rapporti di lavoro, da un allargamento continuo delle disuguaglianze, da livelli di crescita economica tra i più bassi del mondo.

I governi di Berlusconi e Bossi, che hanno governato 8 anni negli ultimi 10, dopo aver sottovalutato la crisi economica, addirittura negandola, non hanno attuato alcuna politica che favorisse la crescita e sostenesse il sistema delle piccole e medie imprese e nel contempo hanno approvato norme che puntano ad una ulteriore regressione delle condizioni di lavoro e hanno lasciato soli i lavoratori e i sindacati (il caso FIAT è emblematico) a farsi carico delle esigenze di produttività e competitività delle imprese.

Bragaglio: oltre la sconfitta in Loggia dello '08 con una grande Alleanza Civica.

Sul Giornale di Brescia del 27 aprile, il segretario del PD, Pietro Bisinella, ha esposto una posizione sulle elezioni in Loggia che condivido  pienamente. In sostanza, egli si rende disponibile ad un incontro con le realtà civiche presenti (Castelletti, Onofri, Braghini) o che si presenteranno, assumendo come PD la “sfida civica” come un fattore positivo per l'alternativa all'attuale Giunta. Nel tentativo – egli afferma – non di “mettere il cappello o l'imprimatur” come PD, ma di definire un progetto comune. Un'ovvietà? Per nulla. E' evidente, a mio avviso, come tale impostazione porti con sé implicazioni di notevole rilievo  che si muovono ben oltre lo stesso centro sinistra.

PD e SEL insieme per il Centro Sinistra a Brescia

L'adesione a Sel d'un gruppo di consiglieri di alcuni comuni - tra cui Donatella Albini, del Comune di Brescia – rappresenta, a mio parere, un fatto positivo per l'insieme del centro sinistra bresciano e per un ampliamento dell'alternativa al centro destra.

A fronte d'un risultato del 2008, che ha purtroppo lasciato senza rappresentanza parlamentare un'area significativa della sinistra sociale e politica, il recupero d'un ruolo è quanto mai utile ed è destinato a sollecitare una proficua riflessione anche nel PD.

Non sfugge infatti che, nonostante gli sforzi del Pd bersaniano, alcuni temi sociali, a partire dalla centralità del lavoro, fatichino ad affermarsi come parte decisiva della politica di cambiamento. Consapevoli, peraltro, come si stia oggi giocando – lo ha sottolineato efficacemente il segretario nazionale della Fiom Landini, a Brescia - una partita decisiva sulla natura stessa del sindacato, della contrattazione, della rappresentanza democratica dei lavoratori, sul governo della crisi. Temi su cui la Cgil della segreteria Camusso ha – opportunamente, a mio parere – promosso  lo sciopero generale del 6 maggio.

 

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