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Antonio Panzeri: giovedì 20 febbraio incontro a Brescia sull’Europa

Antonio Panzeri, parlamentare europeo del Gruppo dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento Europeo    (S&D) promuove  un incontro pubblico

giovedì 20 febbraio ore 17.30, presso la sede del PD, in via Risorgimento 18, a Brescia, sul tema:

"5 anni tra Europa e Lombardia. Bilancio di mandato e nuove prospettive in Europa"

Introduce: Rossella Olivari, resp. dipartimento "Europa", PD Brescia

  

Il bisogno di una maggiore e migliore Europa

……La mia opinione è che l’Europa oggi si trovi dinanzi ad un bivio: o è capace di diventare adulta dal punto di vista istituzionale, politico, economico e sociale o i rischi di una disgregazione sono altissimi.

Non sta scritto in nessun trattato europeo infatti, che “noi”  si debba rimanere assieme: questo vincolo non esiste. La visione secondo la quale ci sia un processo di “Europa in itinere” che va comunque avanti, anche solo per forza di inerzia, in cui a volte cadiamo anche noi, dando per scontato che l’Europa Unita rimarrà, è eccessivamente ottimistica o quanto meno incosciente.

A me piacerebbe  evitare che noi fossimo la generazione che distrugge l’Europa, opposta a quella di quelli che l’hanno costruita………..

Primarie 16 febbraio - un voto per Alfieri

 Adesioni per Alfieri

COMINELLI Miriam deputata; CORSINI Paolo senatore; GALPERTI Guido deputato; BALSAMO Angelo assemblea cittadina Brescia; BAZZANI Antonio sindaco Bovezzo; BENETTI Mario sindaco Botticino; BERGOMI Angelo esecutivo; BERTOLI Tiziano sindaco Nave; BRAGAGLIO Claudio direzione regionale; BUIZZA Dante consigliere comunale Travagliato; CADENELLI Ernesto resp. sindacato pensionati; CALDANA Piergiuseppe resp. dipartimento giustizia; CHIESA Massimo vicepresidente BIM Valle Camonica …………

L’appello alla partecipazione alle Primarie del 16 febbraio e per l’elezione di Alessandro Alfieri a Segretario regionale del PD, fatto dal Segretario provinciale Michele Orlando e dal Vicesegretario Antonio Vivenzi, è stato condiviso e sottoscritto da un gruppo di esponenti del PD.

In particolare, viene condivisa la valutazione politica espressa sulla sua esperienza di Coordinatore regionale, che già in questi mesi ha svolto positivamente, dimostrando “ di essere in grado di coniugare l’elemento del rinnovamento con quello dell’esperienza, maturata  da tempo non solo sul fronte politico, ma anche in qualità di capogruppo in consiglio regionale”.

Con le spalle al muro: ora non ci resta che Renzi

Sulla vicenda Renzi che pensare? Senza reticenze ho già sostenuto ch’egli può portarci al massimo della vittoria, come al massimo della sconfitta. Come in una puntata di tutto il patrimonio nostro sul nero od il rosso d’una roulette. Chi (e siamo stati in molti) durante le primarie per il PD ha sostenuto che il voto a Renzi era un voto contro Letta non seminava zizzania e neppure s’era consegnato all’astrologia, ma diceva semplicemente la verità dei fatti già ampiamente  in corsa. Che rotolavano come sassi in quella direzione. Il precedente delle primarie al Comune di Firenze, è stato emblematico. Dopo solo quattro anni da Presidente della Provincia Renzi si candida contro Lapo Pistelli, un cattolico anche in quel caso, di cui è stato fino al giorno prima amico e sostenitore. Tratti che dicono d’un cinismo e d’una ambizione spregiudicati, per non dire altro.

Renzi passi dal “che dire” al “che fare”

Renzi ha avuto il pregio di realizzare una discontinuità e di suscitare enormi aspettative di cambiamento. Ma tra il rottamare ed il far di macchine e di motori la differenza è abissale. Quale sia la sua vera meta (che non sia solo la sua scontata ambizione) ritengo che nessuno possa davvero dire con certezza. Al punto da fugare il dubbio che tale meta non l’abbia del tutto chiara neppure a se stesso. Per ora, la sola cosa evidente è questo suo rischioso gioco – spregiudicatamente fatto a bordo campo e in  “fuori gioco” – contro il governo di Letta. Questo suo sostegno a Letta, ma agitato da lontano, più che altro, come minaccia e corda per l’impiccato.

La soluzione del problema non va ricercata in Letta, ma in Renzi segretario del PD. Ed il futuro indefinito, ch’egli per ora ci riserva, potrebbe estendersi tra entrambi gli estremi: dal massimo della vittoria, al massimo della sconfitta. Con un ventaglio aperto a 180 gradi.

Una scelta per Alfieri segretario -16 febbraio: primarie Pd in Lombardia

Elettori ed iscritti del PD in Lombardia sono chiamati il 16 febbraio ad eleggere il Segretario e l’Assemblea regionale del PD. Dunque primarie aperte e su progetti riguardanti il futuro della Regione. Due le candidature: Alessandro Alfieri, attuale coordinatore regionale, e Diana De Marchi, espressione dell’area civatiana.

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Sulla base di approfondite riflessioni - svolte sia a livello regionale che bresciano, in particolare con numerosi amici che hanno sostenuto Cuperlo - è emerso un preciso indirizzo, quello di esprimerci a livello regionale con una autonoma valutazione di progetti politici, di programmi e di convergenze. Oltre che del valore e dell’affidabilità delle candidature. Evitando quindi di dover replicare schematicamente lo schieramento nazionale sul territorio regionale.

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Come ho motivato anche nella recente Direzione provinciale, la candidatura dell’attuale coordinatore, Alessandro Alfieri, ritengo sia la più valida e meriti quindi d’essere convintamente sostenuta. Sia per l’esperienza già svolta positivamente come Coordinatore regionale, sia per il progetto politico e programmatico presentato per il futuro del PD in Lombardia.

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