Daspo: la prefettura non si chiami fuori

Ho letto, con l’attenzione che meritava, l’articolo di Nuri Fatolahzadeh, titolato: “Daspo, ingerenza della Prefettura. La Sinistra chiama in causa Roma”. Un’impostazione pressoché unanime sulla Stampa locale ed a cui è seguita una replica – piuttosto risentita - della Prefetta, dott.ssa Laganà.
Sulla vicenda Daspo si son registrate discussioni, ma non rotture incomponibili nel Centro Sinistra. La sua applicazione ci dirà – per conferme od eventuali cambiamenti – l’effettivo suo decorso. Anche alla luce delle modifiche introdotte nel Regolamento ed in base alla gestione del problema da parte della Polizia Municipale. Ma di certo, son per nulla preoccupato dal garrire delle bandiere di…vittoria agitate dal Centro Destra e dal suo “Commander-in-chief”, Fabio Rolfi, che non toccando palla nell’attività amministrativa – si veda anche la vicenda del Tram – s’accontenta della propaganda securitaria. Auguri…

Ma vi è un punto critico non convincente nel tentativo della Prefettura di rigettare l’ombra di sue ingerenze e di pressioni improprie sulla Loggia. Più che opportuna l’interrogazione della Sinistra in Parlamento. Sentiremo le risposte del Ministro. Ma che potrebbe dire di eventuali – e probabili! - pressioni del Governo e della stessa Lega sulla Prefettura? Non è la prima volta a Brescia. Ben più delicato è il rebus, che la stampa ha riportato, con riferimento alla richiesta del Daspo fatta in sedi ufficiali dal Questore di Brescia. A rigor di logica la risposta d’una Prefetta, che chiama in causa la sola responsabilità della Loggia, segna – per quanto implicitamente – una divaricazione con la Questura che ha esplicitamente chiesto il Daspo. Immagino non si tratti d’una disattenzione.
Mi immagino confronti riservati e preparatori delle riunioni pubbliche. Una prassi del tutto naturale tra istituzioni. Ma perché far rimbalzare su altri soggetti pubblici problemi che meriterebbero solo di essere chiariti? Magari per esser poi smentiti pure dai verbali. In che sedi, in che termini, a che livelli. Mentre emerge l’impressione – voluta? - d’una netta distinzione sul Daspo tra Prefettura e Questura. E d’una messa in croce della Loggia.



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