PD e Provincia - I perché dei NO all'intesa
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Ferrari ricostruisce molto bene le scelte decisive e di lungo respiro. Ma, nel contempo, evidenzia anche alcune scelte della Sinistra (PCI-PDS), ma fatte in contrasto con la Sinistra DC e poi, nel ’94, con il PPI di Martinazzoli. Periodo complicato, dal 1990 al ’94, con ben tre elezioni in Loggia
La prima di queste diverse decisioni ha riguardato l’elezione a Sindaco di Paolo Corsini, nel ‘92. Che vide la convergenza con Prandiniani e Craxiani, i più lontani dal PCI/PDS. Ma pure contrarietà o freni da parte proprio della Sinistra DC, nonostante essa avesse già bruciato le proprie alternative nel dopo-Padula, da Gorlani, al repubblicano Corda. Pur sapendo che le “Sinistre consiliari”, disponevano dei due voti decisivi - in extremis - per evitare il secondo scioglimento del Consiglio.
La seconda divisione si è consumata nel ‘94. In gennaio era nato il PPI di Martinazzoli. Ma in Regione Lombardia era stata messa in crisi la Giunta della Presidente Ghilardotti, cislina ed iscritta al PDS. Con la nascita poi d’una Giunta regionale con Presidente il leghista Arrigoni e, con Vice, il bresciano Marchioro del PPI. Quindi il neonato PPI insieme con la Lega di Bossi! Anche a Brescia – contro il sindaco Corsini - c’era chi puntava su un sindaco…leghista! . Il PDS - in tre giorni tre – ha fatto saltare tale…trappola. E con la contrarietà del PPI, nostro alleato in Giunta, porta allo scioglimento il Consiglio Comunale. Con l’epilogo – dettagliato da Ferrari - che ci porta a Martinazzoli Sindaco e poi all’Ulivo di Prodi.
Tutto ciò per dire del dovere anche d’una rottura – che sian gli amici di ieri od i loro nipoti di oggi – se si è convinti d’un errore. O, peggio, d’un disegno alternativo al Centrosinistra. Come quello sostenuto col motto: “chi ci sta…ci sta”, ovvero anche con la rottura del PD e del Centrosinistra, pur di fare un accordo di potere con la Destra in Provincia. Quindi, con una linea opposta alla Segreteria Schlein ed allo stesso Congresso PD di Brescia.
Le Province – con la sconfitta del Referendum del 2016 che voleva azzerarle – sono rimaste soggetti costituzionali come i Comuni e le Regioni. Mentre è la legge Delrio del 2014 che sopravvive, ma ormai come uno…zombi!