di Claudio Bragaglio
(Bresciaoggi 03.03.2017)
Molteplici e qualificati i momenti che caratterizzano la presenza del prof. Emanuele Severino anche nella vita pubblica e culturale bresciana. Il Sindaco Emilio Del Bono ha giustamente parlato d’una sua “generosità” verso la città. Ma solo per cenni è possibile richiamare in questa sede alcuni significativi passi di questo cammino.
Come si sa il Professore ha considerato Brescia come un’oasi elettiva rispetto al suo impegno universitario a Venezia e Milano. Ma un significativo cambiamento si è determinato con la strage del 28 maggio del ‘74, quando proprio Bruno Boni, suo carissimo amico, lo convinse a collaborare al nuovo giornale Bresciaoggi. Dove scrisse per alcuni anni, vari interventi raccolti e rielaborati poi in: “Techne, le radici della violenza”. Ed è proprio all’indomani della strage che Severino scrisse un articolo sulla natura politica di tale drammatico evento. Di recente meritevolmente ripubblicato, ed accompagnato da una intervista, a cura di Ilario Bertoletti, per l’editrice Morcelliana.
Ma la sua attività pubblicistica, che poi si estese per decenni anche sulla stampa nazionale, era pur sempre sottratta al contatto più diretto con la città.