La Leonessa affatata - di Maddalena Capalbi (Liberedizioni) - prefazione di Claudio Bragaglio - settembre 2023

Avvincente la passeggiata tra le bellezze bresciane, con il ritmo
incalzante d’un idioma romanesco messo in rima da Maddalena
Capalbi. Poetessa che, all’ombra della montagna nostra che
porta lo stesso nome, s’emoziona al punto che me se fracicheno
l’occhi! Scopre così una Leonessa affatata, resa maggica, agli
occhi suoi... ma pure ai nostri, dopo la lettura di questi versi.
Come accade nella musica quando vibra l’emozione d’un virtuo-
sismo, fino ad un attimo prima non intuito o financo ignorato.

A una bella Brescia vista così anche da fuori, ci siamo ormai abi-
tuati. Dai primi e solitari tedeschi che dalle sponde turistiche del
Garda s’avventuravano spaesati e stupiti, col naso all’insù, di
fronte al Palazzo della Loggia. Al successo poi delle “Grandi Mo-
stre”, di Gauguin, di Van Gogh e di molti altri, promosse dal sin-
daco Paolo Corsini e da Marco Goldin. Con frotte di visitatori al
Monastero di Santa Giulia - diventato, con Vasco Frati assessore,
Museo della Città - tra un rifiorir di piazze e di monumenti. Un
salto di qualità che ha fatto storia anche per il turismo culturale
fino ai giorni nostri, con “Bergamo e Brescia Capitale della Cul-
tura 2023”, promossa da Emilio Del Bono e da Laura Castelletti,
già sindaco il primo e neo sindaca, la seconda. Nel ricordo dolo-
roso d’un evento tragico come il Covid 19, ma pure con la de-
terminazione d’un riscatto civico.

Maddalena accosta nei suoi versi Trilussa ad Angelo Canossi ed
evidenzia la loro amicizia. Vero il tutto. Persino il parallelo delle
loro diverse vite. Un binomio virtuoso, proprio per queste loro
diversità, ben descritto anche da uno studioso bresciano di gran
vaglia come Pietro Gibellini.

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