Noi della Sinistra Riformista del Pd bresciano guardiamo con grande interesse, e soddisfazione, all’iniziativa unitaria di tutte le aree della sinistra interna del Pd che si è svolta sabato 21 Marzo a Roma, a cui abbiamo partecipato con una nostra delegazione. L’unificazione, anche organizzativa, della sinistra del Pd, come abbiamo ribadito e più volte sollecitato nei mesi scorsi, costituirebbe un fatto positivo sia per rafforzare ulteriormente il ruolo del Pd, sia per dare più forza al superamento di alcuni limiti di questa stagione di riforme. Una stagione che costituisce un merito evidente del Governo Renzi, che ha introdotto elementi di cambiamento nella politica italiana. Mettendo a frutto, cosa che non va dimenticata, l’affermazione del centrosinistra alle elezioni del 2013 e l’azione del Governo Letta.
Riteniamo che alla Riforma costituzionale vadano apportati ulteriori significativi correttivi quali il rafforzamento del ruolo di terzietà del Presidente della Repubblica, i diritti delle minoranze parlamentari e una migliore definizione delle competenze di Stato e Regioni, attenuandone l’impianto troppo centralistico. La riforma elettorale, già significativamente cambiata rispetto alla proposta originaria, necessita, in rapporto alla riforma costituzionale, di almeno due modifiche sostanziali: la drastica riduzione dei capilista bloccati (o l’introduzione dei collegi uninominali) e la possibilità del collegamento tra liste fra primo e secondo turno, come peraltro avviene già nelle elezioni comunali.