Possibile una ‘scissione amichevole’ nel PD?

Il prodiano sen. Franco Monaco ripropone la sua tesi: prendere atto dell’incomponibilità delle divisioni nel PD con una ‘scissione amichevole’. Il tutto per rendere poi possibile un’alleanza tra centro renziano e sinistra riformista. Insomma il famoso Centro-Sinistra, col trattino. A Monaco rendo il merito della sincerità perché dice quel che altri – e da fronti tra loro opposti – sussurrano. ‘Benvenuti, finalmente’, mi verrebbe da dire. Essendo tra coloro che nel 2007, e proprio su quel punto, persero il Congresso contro la ‘fusione a freddo’ del PD. Fatta con la spinta di Prodi. Nonché di esponenti DS. Pure loro in molti – anche a Brescia – oggi pentiti, penitenti e renitenti.

Ma - pur mantenendo quella mia stessa idea - nel bel mezzo d’una difficile navigazione del PD e del Paese, non debbo legarmi all’albero della barca per resistere all’incanto di tali mutabili sirene. Si dà infatti il caso che un processo politico non lo si riavvolga con un tasto come un ‘action movie’.

Intanto ‘amichevole’ una scissione? Un conto allora promuovere un processo federativo d’un centro cattolico con una sinistra riformista. Un conto oggi la rottura d’un partito. Scendendo per ‘li rami’ fino a Comuni e Circoli.

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