Il lancio della candidatura regionale di Giorgio Gori è stata un’occasione importante per la definizione del “modello lombardo” d’un centro sinistra ampio, plurale e civico. Puntualmente completato dai due Sindaci di Milano e di Brescia, Beppe Sala ed Emilio del Bono. Un modello inteso come scelta strategica, da tempo sostenuto dalla Direzione lombarda del Pd. Non a caso anche il prolungato applauso per l’iniziativa unitaria di Piero Fassino, presente alla Convention.
Al di là di come finirà esso è più forte anche di alcuni “no” immediati. Con un obiettivo chiaro. Anche se a livello nazionale ci si è arrivati molto tardi. Poteva e doveva esser questa la risposta alla sconfitta del Referendum del 4 dicembre. Ma così non è stato. E solo oggi la maggioranza del PD propone un’ampia coalizione, ovvero la linea di Andrea Orlando che nel Congresso era minoritaria.