Su Brescia Oggi del 21 marzo vengo colpito da un perentorio: “basta politica”, di Dionigi Guindani. Per l’amarezza, ancor più che per la sua critica a Del Bono. Ovviamente lo sento, con l’antica confidenza ed il nostro consueto sfottò: “Comandante”! Come reduci di non so quali battaglie e medaglie. Ma forse – ironicamente - anche un po’… sì! Perché momenti significativi insieme ne abbiam passati, dagli anni ’70 ad oggi. Partendo lui da socialista craxiano, io da comunista berlingueriano. Quindi da cani e gatti. Ma incrociando – con tutta l’autonomia dal quadro politico nazionale che ci si è resa necessaria – le vicende bresciane, in base alle nostre responsabilità. E con risultati. In particolare penso alla crisi degli anni ’90-94, in Loggia. Con tanti nomi in ballo, d’una vicenda locale e nazionale…Moroni, Fermi, Panella, Padula, Prandini, Martinazzoli, Corsini, Ferrari, Tolotti,…e tanti altri.
Preistoria? Certo, ma fondamento del Centro Sinistra anche di oggi. In continuità. Perché, ad esempio, se oggi facciam festa per il decennale del Metrò, van pure ricordati oltre quelli che l’han voluto – e tra questi Ettore Fermi - anche quelli che con ben due referendum volevan invece seppellirlo, il Metrò, e me li ritrovo oggi tra gli imboscati della festa. Penso al passaggio da ASM ad A2A – con l’indimenticabile ing. Capra - che ci porta fior di servizi, lustro ed oggi in cassa ben 70 mln di euro, non piovuti dal cielo. Ma – tra i problemi dei cantieri in centro del Metrò e l’accusa d’una svendita di ASM a Milano – nel 2008 ci siam visti pure la sconfitta del Centro Sinistra in Loggia.