L'opzione Moratti per la Regione non è credibile, ma per vincere in Loggia è necessario il campo largo

POLITICA VERSO LE AMMINISTRATIVE
BRAGAGLIO: «L'OPZIONE MORATTI PER LA REGIONE NON È CREDIBILE, MA PER VINCERE IN LOGGIA È NECESSARIO IL CAMPO LARGO».
A BRESCIA «PER IL SUCCESSO ABBIAMO BISOGNO DI TENERE DALLA SINISTRA DI FENAROLI AL TERZO POLO»
Intervista di Thomas Bendinelli (Corriere Della Sera, 08.11.2022)

Il matrimonio con Letizia Moratti era impossibile ma l'alleanza per la Loggia, quella sì, deve essere la più larga possibile e tenere insieme dalla sinistra al terzo polo nella sua interezza, pena il rischio della sconfitta. Così Claudio Bragaglio, padre nobile della sinistra bresciana, presidente della Direzione ed esponente della Segreteria regionale del Partito Democratico.

Davvero l'accordo con Letizia Moratti era impossibile?
«Un'alleanza ampia risulterebbe più competitiva, anche in una regione difficile per il centrosinistra come la Lombardia. «In politica l'aritmetica semplice non funziona. Credo sia sbagliato pensare che la Moratti insieme a terzo polo e Pd possa essere ritenuta un'opzione credibile. E poi era una opzione non praticabile, innanzitutto per quello che Letizia Moratti ha fatto e rappresentato da ministra, sindaca o assessore in Regione».

Niente campo largo però in questo modo.
«Se l'operazione Moratti ha un senso lo si misurerà con i voti che strapperà al centrodestra. Se non accadrà sarà un motivo in più per pensare che questa operazione non avesse senso».

Effetti di questa nuova spaccatura nel campo largo sulla Loggia 2023?
«Rischia di averne ma è da scongiurare in ogni modo. In questo senso il sistema cli voto locale (che favorisce le alleanze larghe, ndr) aiuta».

I tanti nomi che girano come possibili candidati non  aiutano a chiarire il quadro.
«C'è in qualcuno l'illusione che a Brescia si vinca a prescindere, ma credo che questo sia un errore di valutazione e che il buon governo degli anni passati non sia una garanzia per il futuro. Nel 2008 abbiamo perso, nonostante il buon governo, per un quadro politico nazionale e regionale non favorevole. Che nei Comuni di medie dimensioni conta, a differenza che in quelli piccoli».

Nessuna fuga in avanti e tanto lavoro sulle alleanze, quindi.
«Sì, per vincere noi abbiamo bisogno di costruire un perimetro che tenga insieme dalla Sinistra di Marco Fenaroli al terzo polo. Nella sua interezza».



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