PD, la lezione di Brescia, ora Congressi unitari

In cosa consiste il valore nazionale del voto per Castelletti Sindaco? L’essere tra gli ultimi fortini del passato o l’avamposto del futuro? Son credibili entrambe le risposte. Una vittoria scontata? In realtà il Centro Sinistra ha rischiato di finire a pezzi. Basta rileggere le cronache d’un…calvario. Anche se per tutto ciò sta pure il valore in più d’una grande  vittoria. S’è detto del buon decennio di Del Bono Sindaco. Vero. Come pure dei rilevanti risultati dell’Ulivo di Martinazzoli-Corsini. Ma d’un buon governo va detto anche di altre Città, che son però capitolate sotto l’urto della Destra!
Ora si scopre che il PD senza alleanze perde! Dopo aver sostenuto il mito fondativo d’un PD maggioritario e solitario antitetico ad un PD coalizionale. Il Centro Sinistra dei Comuni ha sviluppato una politica opposta a quella nazionale, con ampie alleanze anche civiche. Ma adesso cede e soccombe. Così per le stesse Regioni progressiste che son passate in pochi anni da 15 a 4!
Ora s’impalca un processo per la sconfitta alla Schlein, l’ultima arrivata. Ha del grottesco. Ma già questo dice d’un “virus” che serpeggia in una parte del PD. Quello d’uno “scaricabarile” di alcuni  dirigenti che non sono all’altezza del proprio ruolo.
Un PD che, con poche eccezioni, in questi 15 anni ci ha portato  anche sconfitte locali ed al governo del Paese la Destra…Destra! Sentire alcuni responsabili degli errori di ieri ergersi contro la Schlein ad implacabili “giudici” di oggi mi risulta insopportabile. Una parte minoritaria, ma che s’immagina di rovesciare l’esito congressuale. Ma con quale credibilità se ci porta in dote le cocenti sconfitte del PD e la “roulette” di 10 Segretari?
Il voto dato alla Schlein  ha assunto persino una valenza contro un “vecchio PD”. Vero. Ma da quel bivio non si torna indietro, se non mettendo in gioco la sopravvivenza stessa del PD. Cosa ben diversa, invece, è un confronto anche se critico per correggere errori e limiti della stessa Schlein.
Assumono importanza i Congressi in Lombardia ed a Brescia. Si tratta intanto di non fare la fotocopia del Congresso nazionale. Da replicanti. Quando è indispensabile collocarci dentro il nuovo mainstream, ma ricercando con chiarezza – per programmi e leadership – la via di congressi unitari, raccogliendo il meglio delle diverse Mozioni e dei gruppi dirigenti. Sembra una formula salomonica, mentre è la soluzione auspicabile anche a garanzia del pluralismo nel PD.


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