Da tempo si scrutano le sfere di cristallo per un vaticinio sulla Loggia del 2013, ma finora solo ombre confuse e scarsi risultati. E così sarà fin dopo le amministrative del 2012. Molto dipende dalla crisi e dalla riuscita del governo Monti. Dal sostegno del PD, anche critico quando necessario. E dalla nuova legge elettorale, più o meno bipolare.
Immaginare oggi per la Loggia schemi rigidi od affrettate candidature è un azzardo. Quindi è importante mantenere aperto un processo di aggregazione e di confronto nel centro sinistra e con il civismo. Stare dentro un “processo federatore”, come l'ha definito l'on. Corsini, il più ampio possibile. Tenuto conto anche delle esigenze di singole forze, da Sel alle Civiche. Con un'esplicita sollecitazione rivolta anche all'UDC, critico – penso al segretario Quadrini – per alcune scelte rilevanti fatte da Paroli. E ben consapevoli, inoltre, d'un sommovimento che potrebbe investire lo stesso PD.