Bragaglio: un PD di movimento per il post-berlusconismo. Un governo istituzionale di transizione.


Il Pd è di fronte ad un passaggio decisivo per il proprio futuro. E per il bene del Paese. Il mutamento di fase è netto: dall'anti-berlusconismo si passa al post-berlusconismo. E tale cambiamento comporta il coraggio d'una nuova iniziativa del PD. Come Bersani ha giustamente sostenuto giorni fa all’assemblea regionale del PD.

D'altronde un partito senza tattica, ma solo con strategie di lungo periodo, è più che altro  consegnato alla paralisi. Se poi le strategie sono due, l'una ancora in stato di vedovanza del veltronismo del Lingotto, l'altra bersaniana, e per me convincente, dell'ultimo congresso, anche sul lungo periodo le cose non son destinate al meglio.

Se il PD intende proporsi come un perno dell'alternativa deve prendere atto che lo schieramento  antiberlusconiano oggi è ancora minoritario. Non solo, ma che lo spostamento elettorale in atto, pur in presenza d’una rilevante flessione del PDL, non incrementa il PD. Rimanere fermi, nell'attesa di migliori condizioni, o rotolare verso le elezioni anticipate, significa che il post-Berlusconi nascerà, ma dall'interno del centro destra.

16 07 10

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