La vita politica ha di fronte a sé numerosi problemi. Tra questi non possono essere sottovalutate le questioni riguardanti sia la riforma elettorale che l’indicazione delle leadership del “dopo Monti”. Il ruolo assunto dal PD è rilevante ed è per questa ragione che ho trovato incomprensibile il percorso contraddittorio finora seguito per la candidatura dell’on. Bersani. Lo Statuto del PD stabilisce un automatismo (da me non condiviso) tra il ruolo di segretario e la sua candidatura alla presidenza del Consiglio. Bersani saggiamente ha deciso di non avvalersi di tale norma e di sottoporsi alle primarie di coalizione. Una decisione di coraggio e di valore, assunta nella Direzione dell’8 giugno e sostenuta poi anche da un appello di sindaci. Poi il tutto si è incomprensibilmente fermato. Trasmettendo così incertezza e confusione su questa scelta.