Ho letto l’intervento di Andrea Rolfi (Bresciaoggi, 24 aprile) con molta attenzione, meritevole d’una piena condivisione e d’un confronto in quanto giovane Presidente del Consiglio di Quartiere del Violino, nonché esponente civico di “Città aperta”. Immaginando che nelle sue considerazioni critiche sul correntismo del PD e nell’attenzione sua alle scelte di Enrico Letta possa riflettersi il punto di vista d’una nuova generazione che si affaccia al futuro della politica locale, condividendo un punto di congiunzione – autonomo, critico, costruttivo - tra politica e civismo.
Come PD regionale in questi giorni abbiamo promosso un “seminario” di analisi dei processi sociali in atto, nel quale sono efficacemente intervenuti anche il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, ed il segretario provinciale, Michele Zanardi. Vi è la consapevolezza che crisi economico-sociale, vicenda Covid, Governo Draghi,...delineino un’incognita sul presente, ma anche la sfida d’una speranza nel futuro. Consapevoli anche delle difficoltà delle prossime elezioni per le “capitali” d’Italia: Roma, Milano, Torino, Napoli…, per il nuovo Presidente della Repubblica ed il prossimo Parlamento. E, per noi, anche delle incognite per Brescia e per la Lombardia. In questi tre anni si gioca un intero ciclo politico della storia del Paese. E per noi stessi.