Partito

Bragaglio: “Fassina…chi? Dimissioni opportune” Necessaria una svolta con un Letta bis

Quando Stefano Fassina ha dato le dimissioni, mi son detto: finalmente un atto politico di chiarimento. Al netto delle varie opinioni su un’infelice battuta di Renzi e su una risposta del Viceministro, data a fior di pelle. 

Da tempo ormai ci si ritrova malamente avvitati in un tal girone dove ci si inietta in vena pure la dose quotidiana d’antipolitica e di demagogia. Ma non al punto da renderci tutti rassegnati al peggio. Eppure non s’era ancora spenta l’eco, ben più sferzante, della battuta fatta da Renzi alcuni giorni prima su “La Stampa”.   “Con Letta ed Alfano non ho niente in comune”, disse. Che, per esser stata detta dal Segretario del partito “maggior azionista” d’un governo, in tempi in cui avevan peso le parole,  si sarebbe immediatamente registrata l’apertura d’una crisi.

Letta ha fatto orecchie da mercante, mentre Fassina no! Ma – per diversità di ruolo - bene han fatto sia l’uno che l’altro. Peraltro conoscendo entrambi il grave pericolo, sempre in agguato contro chi non sopporta l’accumulo ormai piramidale di  furbastrerie e di populismi, che rischia ormai di travolgere il governo Letta ed il difficile cammino delle riforme e della fuoriuscita dalla crisi economica.

SOSTEGNO A GIANNI CUPERLO - Appello al voto alle primarie dell’ 8 Dicembre

Un appello al voto per Cuperlo è stato espresso da esponenti del mondo del lavoro, in particolare impegnati nella CGIL di Brescia e della Vallecamonica, che invitano “lavoratori, lavoratrici, pensionati, pensionate e coloro i quali abbiano a cuore il futuro dell'Italia e della sinistra ad andare a votare e scegliere Gianni Cuperlo segretario del Partito Democratico”.

“Abbiamo bisogno – sostiene l’appello - di un partito forte, coeso, in grado di mettere a frutto il suo pluralismo interno, costruendo un' identità riconoscibile agli occhi del paese, a partire da atteggiamenti di specchiata moralità, per combattere ogni forma di corruzione… affinché la politica riguadagni credibilità tra gli italiani onesti…

La crisi ha prodotto disoccupazione, precarietà, disagio e povertà. Si sono paurosamente ingigantite le disuguaglianze, si è registrato un indebolimento della coesione sociale, ponendo le persone sole di fronte alle difficoltà.

Per questa ragione è decisivo che il partito guardi al futuro del paese ponendosi dalla parte di chi ha pagato duramente la crisi, combatta con il massimo di energia le oligarchie finanziarie responsabili, in larga misura, della crisi dell'Italia e dell'Europa….

Nella proposta presentata da Gianni Cuperlo,  intravvediamo – conclude l’appello - la reale possibilità di aprire una nuova stagione capace di rilanciare ruolo e funzione del PD, che dia  risposte al Paese aprendo alla possibilità di un futuro migliore.

Per Gianni Cuperlo segretario del PD

"Arriva sempre il momento nella vita di un uomo o di una donna in cui bisogna assumersi le proprie responsabilità, affrontare con coraggio una scelta in grado di cambiare la propria vita e quella degli altri. Per me questa scelta è candidarmi alla Segreteria del PD, del partito in cui credo, del quale con orgoglio espongo il simbolo perché è immagine di libertà, coraggio, dignità della persona e di comunità. Parole che dicono chi siamo e che rivelano il bello di definirsi democratici. A muovermi non è la volontà di un’affermazione personale, ma il senso di una riscossa collettiva. La convinzione che il PD possa tornare a scommettere sull’Italia, perché il nostro Paese ha le risorse e le energie per rifondare se stesso.

Questo è il motivo più profondo per cui mi candido.

Il PD ha bisogno di un Segretario che si dedichi, a tempo pieno, a ricostruire il legame con la società sulla base di una visione del futuro che non sia solo un programma di Governo".

Michele Orlando segretario PD: superate le 350 adesioni

Molte le adesioni alla candidatura di Michele Orlando alla carica di segretario provinciale del PD. Esse superano ampiamente la soglia delle 350. Tre le esigenze del PD bresciano ritenute da Orlando delle vere priorità: un profilo politico da rafforzare, una presenza nella società bresciana da consolidare, una struttura organizzativa da ricreare. Sono le premesse per ridare slancio al partito, per riconnetterlo con la società e con i simpatizzanti, per superare quello scoramento che aleggia tra gli iscritti in particolare dopo le vicende degli ultimi mesi. Orlando inoltre è la persona giusta in grado di investire sulla costruzione di un gruppo dirigente nel segno del rinnovamento, delle competenze, della disponibilità e della generosità. Serve un grande lavoro, fatto con una forte dedizione: per questo è stato apprezzato l’impegno più volte ribadito ufficialmente da Orlando di fare il segretario, di tutti, per 4 anni, l’intera durata del mandato congressuale; con un profilo di autonomia, di serietà e di credibilità, e con un forte spirito unitivo.

Congresso PD: No alla divisione dell'area riformista e di sinistra

“Lettera aperta” di Paolo Pagani ai Dirigenti nazionali del PD

Scrivo questa “lettera aperta” a nome d’un gruppo di Amici e Compagni, dirigenti provinciali e di Circoli PD di Brescia, che hanno convintamente sostenuto la candidatura di Bersani a segretario di partito e a premier, per esprimere una grande preoccupazione in merito ad alcune scelte congressuali. Il prossimo congresso dovrà essere di rifondazione del PD come partito di centro sinistra, plurale, riformista e popolare. In questa prospettiva un ruolo e una responsabilità dirimenti spettano in particolare anche all’area riformista e di sinistra del partito. In una fase molto complessa e difficile, considerando i gravi problemi sociali, occupazionali ed economici sul cammino del Governo Letta, nonché l’incertezza che grava sulla sua prospettiva.

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