Partito

Renzi passi dal “che dire” al “che fare”

Renzi ha avuto il pregio di realizzare una discontinuità e di suscitare enormi aspettative di cambiamento. Ma tra il rottamare ed il far di macchine e di motori la differenza è abissale. Quale sia la sua vera meta (che non sia solo la sua scontata ambizione) ritengo che nessuno possa davvero dire con certezza. Al punto da fugare il dubbio che tale meta non l’abbia del tutto chiara neppure a se stesso. Per ora, la sola cosa evidente è questo suo rischioso gioco – spregiudicatamente fatto a bordo campo e in  “fuori gioco” – contro il governo di Letta. Questo suo sostegno a Letta, ma agitato da lontano, più che altro, come minaccia e corda per l’impiccato.

La soluzione del problema non va ricercata in Letta, ma in Renzi segretario del PD. Ed il futuro indefinito, ch’egli per ora ci riserva, potrebbe estendersi tra entrambi gli estremi: dal massimo della vittoria, al massimo della sconfitta. Con un ventaglio aperto a 180 gradi.

Una scelta per Alfieri segretario -16 febbraio: primarie Pd in Lombardia

Elettori ed iscritti del PD in Lombardia sono chiamati il 16 febbraio ad eleggere il Segretario e l’Assemblea regionale del PD. Dunque primarie aperte e su progetti riguardanti il futuro della Regione. Due le candidature: Alessandro Alfieri, attuale coordinatore regionale, e Diana De Marchi, espressione dell’area civatiana.

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Sulla base di approfondite riflessioni - svolte sia a livello regionale che bresciano, in particolare con numerosi amici che hanno sostenuto Cuperlo - è emerso un preciso indirizzo, quello di esprimerci a livello regionale con una autonoma valutazione di progetti politici, di programmi e di convergenze. Oltre che del valore e dell’affidabilità delle candidature. Evitando quindi di dover replicare schematicamente lo schieramento nazionale sul territorio regionale.

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Come ho motivato anche nella recente Direzione provinciale, la candidatura dell’attuale coordinatore, Alessandro Alfieri, ritengo sia la più valida e meriti quindi d’essere convintamente sostenuta. Sia per l’esperienza già svolta positivamente come Coordinatore regionale, sia per il progetto politico e programmatico presentato per il futuro del PD in Lombardia.

Bragaglio: “Fassina…chi? Dimissioni opportune” Necessaria una svolta con un Letta bis

Quando Stefano Fassina ha dato le dimissioni, mi son detto: finalmente un atto politico di chiarimento. Al netto delle varie opinioni su un’infelice battuta di Renzi e su una risposta del Viceministro, data a fior di pelle. 

Da tempo ormai ci si ritrova malamente avvitati in un tal girone dove ci si inietta in vena pure la dose quotidiana d’antipolitica e di demagogia. Ma non al punto da renderci tutti rassegnati al peggio. Eppure non s’era ancora spenta l’eco, ben più sferzante, della battuta fatta da Renzi alcuni giorni prima su “La Stampa”.   “Con Letta ed Alfano non ho niente in comune”, disse. Che, per esser stata detta dal Segretario del partito “maggior azionista” d’un governo, in tempi in cui avevan peso le parole,  si sarebbe immediatamente registrata l’apertura d’una crisi.

Letta ha fatto orecchie da mercante, mentre Fassina no! Ma – per diversità di ruolo - bene han fatto sia l’uno che l’altro. Peraltro conoscendo entrambi il grave pericolo, sempre in agguato contro chi non sopporta l’accumulo ormai piramidale di  furbastrerie e di populismi, che rischia ormai di travolgere il governo Letta ed il difficile cammino delle riforme e della fuoriuscita dalla crisi economica.

SOSTEGNO A GIANNI CUPERLO - Appello al voto alle primarie dell’ 8 Dicembre

Un appello al voto per Cuperlo è stato espresso da esponenti del mondo del lavoro, in particolare impegnati nella CGIL di Brescia e della Vallecamonica, che invitano “lavoratori, lavoratrici, pensionati, pensionate e coloro i quali abbiano a cuore il futuro dell'Italia e della sinistra ad andare a votare e scegliere Gianni Cuperlo segretario del Partito Democratico”.

“Abbiamo bisogno – sostiene l’appello - di un partito forte, coeso, in grado di mettere a frutto il suo pluralismo interno, costruendo un' identità riconoscibile agli occhi del paese, a partire da atteggiamenti di specchiata moralità, per combattere ogni forma di corruzione… affinché la politica riguadagni credibilità tra gli italiani onesti…

La crisi ha prodotto disoccupazione, precarietà, disagio e povertà. Si sono paurosamente ingigantite le disuguaglianze, si è registrato un indebolimento della coesione sociale, ponendo le persone sole di fronte alle difficoltà.

Per questa ragione è decisivo che il partito guardi al futuro del paese ponendosi dalla parte di chi ha pagato duramente la crisi, combatta con il massimo di energia le oligarchie finanziarie responsabili, in larga misura, della crisi dell'Italia e dell'Europa….

Nella proposta presentata da Gianni Cuperlo,  intravvediamo – conclude l’appello - la reale possibilità di aprire una nuova stagione capace di rilanciare ruolo e funzione del PD, che dia  risposte al Paese aprendo alla possibilità di un futuro migliore.

Per Gianni Cuperlo segretario del PD

"Arriva sempre il momento nella vita di un uomo o di una donna in cui bisogna assumersi le proprie responsabilità, affrontare con coraggio una scelta in grado di cambiare la propria vita e quella degli altri. Per me questa scelta è candidarmi alla Segreteria del PD, del partito in cui credo, del quale con orgoglio espongo il simbolo perché è immagine di libertà, coraggio, dignità della persona e di comunità. Parole che dicono chi siamo e che rivelano il bello di definirsi democratici. A muovermi non è la volontà di un’affermazione personale, ma il senso di una riscossa collettiva. La convinzione che il PD possa tornare a scommettere sull’Italia, perché il nostro Paese ha le risorse e le energie per rifondare se stesso.

Questo è il motivo più profondo per cui mi candido.

Il PD ha bisogno di un Segretario che si dedichi, a tempo pieno, a ricostruire il legame con la società sulla base di una visione del futuro che non sia solo un programma di Governo".

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