Rafforzare il governo per evitare la tempesta

Cosa ha detto di eclatante l’on. Andrea Orlando? Che “nelle prossime settimane vedremo attacchi al governo finalizzati alla sua caduta, ispirati anche da centri economici e dell’informazione”. Condivido, è la fotografia dei fatti.
Ma se l’attacco è di tale insidiosità è pure indispensabile porsi il problema di “come “ fronteggiarlo. Basta una chiamata alle armi in difesa di Fort Apache? Ciò che è necessario – ma ancora carente - è la risposta politica e di governo alla profondità della crisi, che non può rimanere la stessa predisposta nella fase pre-Covid.
“Resistere, resistere, resistere” potrebbe essere la bandiera d’una coalizione, quand’anche minoritaria, ma sorretta da uno spirito "eroico" di resistenti animati da ferrea convinzione, unità, determinazione e capacità. Ma è di tal fatta il nostro “spirito del tempo”?
L’evocazione stessa delle elezioni anticipate sarebbe efficace se la maggioranza - PD, M5S, Leu, IV - si presentasse unita a tale appuntamento. Ma già sappiamo – senza alcun dubbio amletico - che per ora non è così. Quindi ci si ritroverebbe pure con un PD solitario al 22% e con questo suo fallimento di Governo.
Ritengo che la forza dell’attacco - evidenziato da Orlando - sia data proprio dalle debolezze della maggioranza di Governo. Ed è proprio questo fatto che rende più agguerriti gli avversari, che confidano proprio nello sbrego delle palizzate di Fort Apache. Ed agiscono di conseguenza.
Ritengo inadeguate le risposte finora date. Due anni ancora così non si reggono ed il PD si ritroverebbe messo poi al giogo obbligato o d'un voto privo d’una alternativa democratica, o come l'appendice d'un “governissimo” imposto dalla Destra.



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