Sala: una candidatura per Milano anche da... bresciano
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Venerdì 18 dicembre 2015
Sala Incontri Nuova Libreria Rinascita
Laudato si’
Dibattito con
Giacomo Canobbio
(Teologo, Delegato vescovile per la pastorale della cultura e Direttore dell’Accademia Cattolica di Brescia)
Carmine Trecroci
(Economista, Università degli Studi di Brescia)
Marco Frusca
(architetto e urbanista, scrittore)
Coordina
Carlo Simoni
Una “riflessione insieme gioiosa e drammatica”. Così Papa Francesco definisce il lavoro Che ha portato all’enciclica Laudato si’. La dura e obiettiva presa di coscienza della realtà in cui versa la nostra casa comune si intreccia alla gioia di poter credere in un cambiamento rivoluzionario e in una nuova umanità.
Volantino iniziativa
MASSIMO CACCIARI A BRESCIA - 11 DICEMBRE 2015 CON LA ‘NUOVA LIBRERIA RINASCITA’
17:00 -
Incontro di Massimo Cacciari con amici e lettori in Libreria, in via della Posta 7 Brescia.
18:00
Dibattito pubblico in Palazzo Loggia - Salone Vanvitelliano – sul tema:
IL MEDITERRANEO E L'EUROPA
con
MASSIMO CACCIARI, filosofo
DON ROBERTO DAVANZO, direttore della Caritas Ambrosiana
MARGHERITA ROCCO, portavoce del Forum Bresciano del Terzo Settore
Coordina
PAOLO CORSINI, storico e senatore
La tragedia dei migranti che perdono la vita in mare, la drammatica vicenda della Grecia, le tensioni e le guerre che attraversano i paesi nordafricani e mediorientali e la barbarie del terrorismo jihadista: quello tra il Mediterraneo e l’Europa è un confronto aperto, che chiede solidarietà umana e sociale, soluzioni politiche, immaginazione culturale, memoria storica.
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via della Posta, 7 25121 Brescia
tel. 030 375 53 94
ArticoloUno Società Cooperativa Sociale-ONLUS
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«Le relazioni tra popoli e culture – sostiene Massimo Cacciari - investono problemi più complessi di quelli che sono in grado di affrontare non solo banche e ragionerie centrali, ma anche diplomazie e politici di professione. Bisogna riportare il Mediterraneo nella discussione politica europea e nel dibattito attuale per superare la fase di stallo in cui si sta vivendo»
Don Roberto Davanzo, nato a Macerata nel 1957, ordinato sacerdote nel 1983, nel 2005 ha raccolto l’eredità di don Virginio Colmegna, diventando direttore della Caritas Ambrosiana. È delegato regionale delle Caritas Lombarde, ruolo nel quale lo scorso novembre ha firmato in Prefettura l’accordo quadro per la gestione dell’accoglienza dei cittadini stranieri assegnati al territorio regionale.
Margherita Rocco è portavoce del Forum del Terzo Settore a Brescia, la rete di organizzazioni che con lo SPRAR (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) costituiscono il Coordinamento Asilo Provinciale del Forum Terzo Settore e sono da anni impegnati nella realizzazione della micro-accoglienza diffusa, un modello che si sta dimostrando efficace nella gestione dell'accoglienza degli stranieri in cerca di asilo.
Alcuni esponenti del Centro Sinistra sostengono che Giuseppe Sala non vada bene perché è il Sindaco del 'partito della nazione'. Chi, come me, è contrario ad una tale trasformazione centrista del PD e pensa che il PD debba essere una forza di centro sinistra, deve in primo luogo non subire una perversa logica di spauracchi e di autolesionismi. E quindi debba guardare al senso politico più generale che assume una candidatura per Milano, per la Lombardia, per il Paese. Consegnare poi una figura di amministratore indipendente come Sala al progetto d'un 'partito della nazione' mi sembra un regalo immeritato, un capolavoro di masochismo, tipico d’un minoritarismo cronico, che possiamo risparmiarci.
Sala è un amministratore di valore, serio ed affidabile. Ed ha anche il merito di non far parte dell'orchestra di tromboni e di trombette che troviamo spesso in giro. Anche nel PD purtroppo. Candidabile, Sala, anche (e soprattutto) da una sinistra riformista e di governo, come spesso abbiamo fatto, e con successo, nei decenni in molte città, con amministratori indipendenti. Con in testa anche il valore più generale di queste operazioni politiche.
La mostra di Chagall mi pare sia striata da troppe polemiche. Si tratta ora di evitarne di nuove e di maneggiare con cura quelle già esistenti. Per il buon esito della mostra stessa.
Ciò mi porta subito a dire che non m’avventuro sulle questioni tirate in ballo per eventuali interessi del Direttore Di Corato per Mostre, Cataloghi e Case editrici. Di questo risponderanno Piattaforma Civica dell’avv. Onofri e Centro Destra. Per quanto mi riguarda vorrei stare al merito, dicendo di condividere la scelta, seppur estemporanea, della mostra di Chagall, con Dario Fo.
Ma, a differenza di altri, in piena coerenza con la mia precedente condivisione anche della proposta di Goldin. Penso infatti abbia ragione il prof. Vasco Frati quando osserva che “al di là delle cortine fumogene… si tratta d’un progetto che ripropone il metodo Goldin dell’iniziativa organizzata chiavi in mano”.
Ha quindi senso rileggere la discussione estiva su cui sono intervenuti in molti, tra cui Sindaco, Vicesindaco e Direttore. Per trarne una morale, come si diceva un tempo.
In particolare debbo una risposta ad uno stimato amico di vecchia data. Al presidente Massimo Minini che mi sollecitava una modifica delle mie opinioni. Ma non avrei mai pensato di poterlo amichevolmente contraddire - e con troppa facilità - a distanza di così pochi mesi.