Interventi

Paolo Corsini "Mino Martinazzoli: l’intelligenza degli avvenimenti, il carisma della parola"

L’intelligenza degli avvenimenti, il carisma della parola, lo stigma dell’inquietudine che si incarna nella severità del patriarca: questa   l’ identità che, d’istinto, sento di attribuire a Mino Martinazzoli, identità cui si accompagna – quasi un paradosso per lui che soltanto ultimamente si era appartato – una condizione di solitudine, quella solitudine che lo ha illimpidito per tutta una vita. Quasi un destino iscritto nel suo stesso cognome di origine camuna che, sono parole sue non esenti da una punta di civetteria, si può interpretare come “Martin solo. Era il lanzichenecco perdutosi in val Camonica. Un lanzichenecco solo. Ecco cosa sono”. Tornano alla mente i fotogrammi innumerevoli di una frequentazione che per due anni è stata particolarmente assidua, giornaliera, nel suo studio in Loggia – il palazzo municipale di Brescia – dove campeggia un’imponente Vittoria alata  simbolo della città e dove, in un angolo, una statua quasi stilizzata di Giuseppe Zanardelli, dovuta allo Ximenes, evoca all’ospite o al visitatore un’alta tradizione politico-amministrativa. Mino aveva voluto il vicesindaco, da sempre al piano terra, al proprio fianco nello studio, impreziosito da una raffinata boiserie, attiguo al suo e con lui direttamente comunicante, quasi a smentire la diceria di un carattere ruvido e scontroso, persino scostante ed introverso, non incline al colloquio, all’incontro umano.

Riflessioni sull'incontro dei cattolici a Todi

L’incontro di Todi lascerà un segno profondo, pur in presenza di alcune incertezze e diversità nel richiamo all’impegno “prepolitico” dei cattolici. Esplicita è stata la sconfessione del berlusconismo, ma la vera novità è rappresentata dagli interrogativi sul come e il quando d’una nuova presenza politica dei cattolici. Su questo punto, la stessa riflessione del card. Bagnasco s'è presentata aperta, ma non reticente.

Questi interrogativi investono l’intero quadro politico. PD incluso. Opportunamente – ed esplicitamente - l’on. Pierluigi Castagnetti sollecita il PD affinché superi “nella relazione con la Chiesa un’attenzione troppo rapsodica e opportunistica”, una “sottovalutazione dell’apporto della Chiesa”. Parole sagge, condivisibili, ma non sufficienti, che rischiano persino di far velo alla vera questione aperta e riguardante la formazione d'un nuovo soggetto politico d'ispirazione cattolica.

Todi infatti si spinge ben oltre le stesse titubanze e le divisioni emerse. Lo stesso sbarramento che, da opposti schieramenti, s’è alzato contro la “Cosa bianca” suona conferma della sfida rappresentata dal movimento in campo. Un movimento messo in moto, più che da intenzioni ancora incerte, dal precipitare della crisi economica e dell’assetto stesso della “seconda Repubblica”, dalla crescente “indignazione morale” del Paese e per le perduranti difficoltà d’una alternativa imperniata sul PD.

Sentenza della Corte Europea sul Crocifisso

In occasione della Sentenza della Corte Europea di Strasburgo, riguardante il Crocefisso, desidero riproporre le mie considerazioni - condividendole ancora oggi alla lettera - sviluppate nel lontano 2003, critiche allora in merito alla sentenza dell'Aquila, e pubblicate da: La Voce del Popolo, Giornale di Brescia e Brescia Oggi (ottobre 2003).

Bragaglio: giudizio critico sul cambio del Direttore Maiocchi

…E devo dire di aver trovato molto sorprendente e discutibile il percorso che è stato costruito perché il dottor Maiocchi non è un funzionario dello Stato che, semplicemente, se ne va e ci ringrazia parlando bene della città.

Lei, signor Sindaco, ricordo bene in polemica con il sottoscritto, ha difeso il valore del Dott. Maiocchi, usando parte delle motivazioni che sto adoperando io adesso, e le utilizzo in maniera esplicita, contro di lei, perché lei le ha sostenute quando veniva Maiocchi e oggi dovrebbe rimangiarsele. Perché sono le stesse motivazioni che oggi non le consentono di difendere in maniera sufficientemente dignitosa la motivazione amministrativa per cui Maiocchi, semplicemente, in una settimana prende i suoi bagagli, le poche armi che ha, e già se ne va.

 

Intervento di Cesare Trebeschi sul Crocefisso

    

 

C’è, nella storia della cultura un fenomeno suggestivo, la capacità delle diverse civiltà di adeguare la rappresentazione dei  valori al variare delle stagioni coniugando linguaggio e simbolismi.

22 03 1988

Astensione al Referendum del 21 giugno 09

Astensione dal voto sul Referendum del 21 giugno 2009

On. Mino Martinazzoli, On. Paolo Corsini, Sen. Guido Galperti, Gian Marco Quadrini (Consigliere regionale - segretario provinciale UDC), Dionigi Guindani (Consigliere regionale - segretario provinciale Socialisti) Arturo Squassina (Consigliere regionale), Claudio Bragaglio (Consigliere comunale PD - Brescia), Federico Manzoni (Consigliere comunale PD - Brescia), Giuseppe Onofri (Avvocato, già vicesindaco), Alfredo Bazoli (Avvocato, presidente Direzione provinciale PD), Marco Fenaroli (Segretario CGIL Brescia), Carlo Fogliata (già capogruppo provinciale PD), Gianni Girelli (esecutivo provinciale PD). 

Bragaglio: necessario il non voto al Referendum.

A livello nazionale si sono costituiti vari Comitati che hanno come obbiettivo quello di promuovere il non voto al prossimo Referendum. Tra questi vi è il Comitato “Amici della Costituzione”, e successivamente  il “Comitato per l’astensione”, promosso dal sen. Passigli e che vede tra i suoi promotori anche il sen. Bassanini e l’on. Tabacci. Al “Comitato Amici della Costituzione” hanno aderito molte personalità che ritengono questo Referendum un grave errore che non introduce alcun miglioramento alla attuale legge, denominata “porcellum”.

Tra queste: Claudio Abbado, Salvatore Accardo, Rosellina Archinto, Corrado Augias, Gae Aulenti,Giovanni Bazoli, Francesco Saverio Borrelli, Giulia Maria Crespi, Umberto Eco, Inge Feltrinelli, Vittorio Gregotti, Rita Levi Montalcini, Claudio Magris, Dacia Maraini, Francesco Micheli, Giuseppe Mussari, Renzo Piano, Mario Pirani, Maurizio Pollini, Guido Rossi, Elvira Sellerio,  Pierluigi Vigna, Umberto Veronesi.

 

 (Bsoggi)

Tovini: un alto magistero civile.

Negli ultimi tempi si sono moltiplicate le occasioni celebrative e di approfondimento promosse in memoria di Giuseppe Tovini. Il percorso della sua beatificazione, nonché la riflessione sulle sue molteplici attività in campo sociale, educativo, bancario e amministrativo, hanno messo in evidenza il ruolo centrale che egli ha assunto nel movimento cattolico bresciano di fine '800. E non solo bresciano. 

Partecipazione allo sciopero indetto da CGIL 13 02 09

Lo sciopero e la manifestazione nazionale indetta dalla Cgil, settore metalmeccanico e dipendenti pubblici, rappresentano un fatto di rilevante importanza per la vita sociale, la difesa del reddito e dell'occupazione e per creare nuove condizioni di ripresa economica, in un momento di grave crisi economica.Al centro dell'iniziativa si pone il problema della struttura contrattuale in quanto l'iniziativa del Governo e la logica stessa degli accordi separati sollevano pesanti problemi che investono anche aspetti di fondo riguardanti i diritti costituzionali dei lavoratori.Anche per questo riteniamo condivisibile l'obbiettivo che la Cgil si pone affinchè siano i lavoratori stessi  a pronunciarsi con un referendum. In questi mesi la Cgil bresciana, con le iniziative assunte a vari livelli, compreso lo sciopero generale provinciale, ha sollecitato le istituzioni locali e le forze politiche ed imprenditoriali a misurarsi con la necessità di fronteggiare la crisi che investe diversi comparti produttivi.Ma finora il Centro Destra, in particolare a livello della Provincia e del Comune di Brescia, non ha assunto alcuna concreta e significativa iniziativa, e non ha avanzato alcuna valida proposta.

La scelta stessa del Bonus Bebè, per il suo carattere odiosamente discriminatorio verso i bambini nati a Brescia, ma di famiglie non bresciane, ha rappresentato un segnale di carattere più generale che investe anche il mondo del lavoro, in quanto tende a legittimare istituzionalmente pratiche discriminatorie, peraltro già presenti, verso i lavoratori migranti.

 

Bragaglio: la candidatura di Bersani è un'ottima notizia per far ripartire il PD

La candidatura di Pierluigi Bersani alla leadership nazionale del PD è un'ottima notizia per far ripartire un partito in crisi di consenso, d'identità, di progetto politico. Oltre che in difficoltà nella politica di alleanze.Questa sfida per l'appuntamento congressuale di ottobre è un'ottima decisione per l'intero Centro Sinistra e per un chiarimento interno sulla strategia del PD. E per poter far ripartire, in un PD pluralista, anche una più incisiva iniziativa di una sinistra riformista, laica e lavorista.

"Finalmente una buona notizia...non ce la facevo più", scrive in una email inviata ad amici e compagni Beppe Montanti, nell'apprendere la candidatura di Pierluigi Bersani. E' un giudizio politico, quello di Beppe, che condivido in pieno.  

 

Necessaria un'ampia convergenza della sinistra

COMUNICATO STAMPA

Bragaglio, Squassina: necessaria una convergenza democratica e di sinistra contro un leghismo    sempre più estremista e per le elezioni amministrative 

La risposta irresponsabile della Lega che, nel ruolo di forza di governo nella nostra città, dopo la sentenza di un Giudice, invita i lavoratori a stracciare le tessere di una organizzazione sindacale, solleva problemi inquietanti. Una posizione sconsiderata ed allarmante  per l’attacco alla Cgil, che ha promosso una legittima iniziativa presso la Magistratura. Ma non solo. Dal centro destra non sono finora venute prese di distanza e si deve supporre che vi sia condivisione. Non a caso la Giunta ha imboccato la via leghista di un rilancio ricattatorio che, togliendo il Bonus, penalizzerebbe tutte le famiglie che ne hanno diritto. La Giunta, con un piglio sempre più leghista, prende di petto la Cgil bresciana dimenticando che le misure di discriminazione introdotte dalla Giunta Paroli hanno incontrato la contrarietà di tutte le organizzazioni sindacali, dell'intero schieramento dell'opposizione, democratico e di sinistra. E non si possono, inoltre, dimenticare l’autorevole e netto pronunciamento del Vescovo di Brescia e la meritevole iniziativa del "Donum Bebè", promossa da numerose Associazioni cattoliche.

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