Partito

Perché SI al Referendum contro il Porcellum

Per quanto mi riguarda firmo il referendum per la riforma elettorale.

Venuta meno la proposta Passigli-Sartori che - con il correttivo della soglia del 4% ed un limitato premio di maggioranza - più si avvicinava al modello tedesco (o a quello dei Comuni) da me auspicato, assolutamente prioritario, oggi, è l'affossamento politico del Porcellum. Per questo anche la mia firma ed il mio impegno.

 

Appello di 70 dirigenti PD bresciano per lo sciopero Cgil del 6 settembre

Noi, esponenti a vario titolo del Partito Democratico, il 6 settembre parteciperemo allo sciopero e alla manifestazione indetti dalla Cgil contro la nuova manovra del governo. E’ una manovra sbagliata, iniqua e depressiva (anche nella seconda versione), che fa pagare i costi della crisi alle categorie più deboli e agli enti locali, con conseguenze gravissime sui servizi sociali e territoriali (il taglio confermato è, comunque, enorme).

Referendum elettorali: tra Passigli e Parisi? Dovendo scegliere, meglio Passigli

Sono in campo due diversi quesiti referendari sulla legge elettorale. L'uno di Passigli-Sartori, l'altro di Parisi-Castagnetti. Ed il PD finora non s'è pronunciato. Considerata la natura abrogativa del referendum, non è agevole intervenire sul testo legislativo del Porcellum. Ma, dovendolo fare, ci si espone a obiezioni su cui stanno scontrandosi agguerriti legulei dei fronti opposti. Ma è alla sostanza che è necessario mirare. Intanto agli scettici  va ricordata un’elementare verità. La legge elettorale non è una tecnicalità neutra, ma riguarda il funzionamento del cuore stesso della politica. Ed in Italia è diventata la Bastiglia nella contesa politica.

Sciopero Cgil: una valutazione diversa da quella di Rebecchi

Le diverse valutazioni sullo sciopero generale promosso dalla Cgil il 6 maggio, meritano grande attenzione. In particolare per la denuncia d’una situazione sempre più insostenibile, per le condizioni di reddito e di occupazione. Sotto accusa è la politica d'un Governo che nulla ha fatto per affrontare la crisi e i problemi sociali dei lavoratori, dei precari e dei cittadini.

Bragaglio: evitare un cortocircuito tra Polo Civico e nuovo soggetto politico

Nella recente conferenza stampa della rivista “Città e dintorni”, ampiamente ripresa dalla stampa locale, sono emerse due forti  ma diverse sollecitazioni che meritano, a mio giudizio, grande attenzione. La prima, quella della formazione d'un “polo civico” per le elezioni a Brescia, ben motivata anche dall'editoriale di Davide Gasparetti, che sta raccogliendo crescente interesse. Interesse ed impegno, da parte non solo dei diretti protagonisti, penso ad Onofri, Castelletti, Braghini e ad altre realtà che si stanno muovendo nella stessa direzione per una “grande Civica”. Ma, non di meno, grande attenzione e disponibilità anche da parte delle stesse forze politiche, come con chiarezza ha di recente autorevolmente motivato il segretario provinciale del PD, Pietro Bisinella

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