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Riflessioni sull'incontro dei cattolici a Todi

L’incontro di Todi lascerà un segno profondo, pur in presenza di alcune incertezze e diversità nel richiamo all’impegno “prepolitico” dei cattolici. Esplicita è stata la sconfessione del berlusconismo, ma la vera novità è rappresentata dagli interrogativi sul come e il quando d’una nuova presenza politica dei cattolici. Su questo punto, la stessa riflessione del card. Bagnasco s'è presentata aperta, ma non reticente.

Questi interrogativi investono l’intero quadro politico. PD incluso. Opportunamente – ed esplicitamente - l’on. Pierluigi Castagnetti sollecita il PD affinché superi “nella relazione con la Chiesa un’attenzione troppo rapsodica e opportunistica”, una “sottovalutazione dell’apporto della Chiesa”. Parole sagge, condivisibili, ma non sufficienti, che rischiano persino di far velo alla vera questione aperta e riguardante la formazione d'un nuovo soggetto politico d'ispirazione cattolica.

Todi infatti si spinge ben oltre le stesse titubanze e le divisioni emerse. Lo stesso sbarramento che, da opposti schieramenti, s’è alzato contro la “Cosa bianca” suona conferma della sfida rappresentata dal movimento in campo. Un movimento messo in moto, più che da intenzioni ancora incerte, dal precipitare della crisi economica e dell’assetto stesso della “seconda Repubblica”, dalla crescente “indignazione morale” del Paese e per le perduranti difficoltà d’una alternativa imperniata sul PD.

Sentenza della Corte Europea sul Crocifisso

In occasione della Sentenza della Corte Europea di Strasburgo, riguardante il Crocefisso, desidero riproporre le mie considerazioni - condividendole ancora oggi alla lettera - sviluppate nel lontano 2003, critiche allora in merito alla sentenza dell'Aquila, e pubblicate da: La Voce del Popolo, Giornale di Brescia e Brescia Oggi (ottobre 2003).

Bragaglio: giudizio critico sul cambio del Direttore Maiocchi

…E devo dire di aver trovato molto sorprendente e discutibile il percorso che è stato costruito perché il dottor Maiocchi non è un funzionario dello Stato che, semplicemente, se ne va e ci ringrazia parlando bene della città.

Lei, signor Sindaco, ricordo bene in polemica con il sottoscritto, ha difeso il valore del Dott. Maiocchi, usando parte delle motivazioni che sto adoperando io adesso, e le utilizzo in maniera esplicita, contro di lei, perché lei le ha sostenute quando veniva Maiocchi e oggi dovrebbe rimangiarsele. Perché sono le stesse motivazioni che oggi non le consentono di difendere in maniera sufficientemente dignitosa la motivazione amministrativa per cui Maiocchi, semplicemente, in una settimana prende i suoi bagagli, le poche armi che ha, e già se ne va.

 

Intervento di Cesare Trebeschi sul Crocefisso

    

 

C’è, nella storia della cultura un fenomeno suggestivo, la capacità delle diverse civiltà di adeguare la rappresentazione dei  valori al variare delle stagioni coniugando linguaggio e simbolismi.

22 03 1988

Astensione al Referendum del 21 giugno 09

Astensione dal voto sul Referendum del 21 giugno 2009

On. Mino Martinazzoli, On. Paolo Corsini, Sen. Guido Galperti, Gian Marco Quadrini (Consigliere regionale - segretario provinciale UDC), Dionigi Guindani (Consigliere regionale - segretario provinciale Socialisti) Arturo Squassina (Consigliere regionale), Claudio Bragaglio (Consigliere comunale PD - Brescia), Federico Manzoni (Consigliere comunale PD - Brescia), Giuseppe Onofri (Avvocato, già vicesindaco), Alfredo Bazoli (Avvocato, presidente Direzione provinciale PD), Marco Fenaroli (Segretario CGIL Brescia), Carlo Fogliata (già capogruppo provinciale PD), Gianni Girelli (esecutivo provinciale PD). 

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